Artbonus

COS’È ARTBONUS?

Artbonus è un progetto destinato a promuovere la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo dell

a cultura e il rilancio del turismo con la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese (Art. 1 del D.L. n.83/2014 convertito in legge n. 106/2014).

Si tratta, quindi, di una grande opportunità per le imprese, sia dal punto di vista fiscale che da quello dell’immagine e del marketing; ma è anche un’occasione, per ogni perugino, di contribuire al recupero di uno dei monumenti che l’Amministrazione Comunale ha scelto per riportare all’originario splendore parti significative della città.

Artbonus è tutto questo.

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Progetto Porta Porta Sant’Antonio

OGGETTO: RICHIESTA DI INSERIMENTO DELLA PORTA DI SANT’ANTONIO IN  CORSO BERSAGLIERI (BORGO SANT’ANTONIO) TRA I BENI DA TUTELARE AI SENSI  DELL’ART.1 DEL D.L. 31.5.2014, N. 83, “DISPOSIZIONI URGENTI PER LA TUTELA DEL  PATRIMONIO CULTURALE, LO SVILUPPO DELLA CULTURA E IL RILANCIO DEL  TURISMO”, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI IN LEGGE N. 106 DEL 29/07/2014 E  S.M.I. – ART BONUS.

F. Hogenberg, Perusia gratum musis in tuscia domicilium, 1574
F. Hogenberg, Perusia gratum musis in tuscia domicilium, 1574 – part.

DESCRIZIONE DI CARATTERE STORICO

Come l’omonimo Borgo prende il nome dalla chiesa di Sant’Antonio abate. In un elenco  delle porte della città, eseguito nel 1273 durante la podesteria di Alighiero da Enzola e la  capitaneria di Pellegrino de Guidonibus, troviamo la porta di Sant’Antonio localizzata  all’estremità del Borgo omonimo. Fu modificata e fortificata negli anni tra il 1371 e il 1375 

durante la costruzione del Cassero di Sant’Antonio collegato attraverso un corridore  fortificato alla Cittadella di Porta Sole, commissionata dall’Abate di Monmaggiore su  progetto dell’architetto Matteo Gattapone. Probabilmente, la porta, doveva proteggere il  Cassero da un eventuale attacco sferrato dal Borgo. Dopo la distruzione della Cittadella, ad  opera dei perugini rivoltosi, la porta fu più volte modificata per tornare infine ad essere una  delle tante aperture sulle mura medievali. Nei pressi della porta si trova l’attuale Cassero di  Sant’Antonio conseguenza del repentino consolidamento dei sistemi difensivi del 1519  eseguiti per far fronte alla minaccia di assedio alla città da parte di Francesco Maria I della  Rovere, duca d’Urbino. Da questa porta, come testimonia la lapide apposta sopra l’arco, il  14 settembre 1860 entrò il 16° battaglione dei Bersaglieri dell’esercito sabaudo per liberare  la città dal triste dominio dei papi.

La porta nel ‘900 – vista dall’esterno del Borgo
La porta nel ‘900 – vista dall’interno del Borgo
La porta nel ‘900 – vista dall’interno del Borgo

STATO DI CONSERVAZIONE 

La porta ha subito molte trasformazioni nel tempo. è costituita da elementi per lo più regolari di pietra arenaria, pietra calcarea e laterizi pieni connessi con malta. Sul lato verso Corso  Bersaglieri l’apertura ad arco è delimitata da una ghiera di conci regolari e levigati di  travertino per tutto il suo perimetro e presenta, ai fianchi, due strutture fortificate a pettine a  tutta altezza. Sul lato opposto, verso via San Giuseppe, due strutture murarie ai fianchi  dell’apertura, nella parte bassa, sono ormai ridotte a ruderi. A causa della vetustà del bene,  dell’azione di eventi sismici e dell’azione meccanica del vento e della pioggia battente il  paramento murario della porta ha subito un degrado dovuto a de-coesione ed erosione  dei giunti di allettamento di malta, sconnessioni e cadute di materiale per naturale  espulsione o a seguito di particolari movimenti strutturali. Per tali motivi necessita di  sondaggi iniziali per verificarne la stabilità. Il degrado della copertina sommitale ha  determinato dissesti diffusi, crolli puntuali e perdita di porzioni di materia. In particolare, gli  arbusti spontanei cresciuti sulla parte sommitale hanno creato fratture con disgregazione  delle malte di coesione e conseguenti infiltrazioni di acque meteoriche. I materiali che  costituiscono la muratura: malte, pietra arenaria e mattoni, rappresentano un substrato  favorevole allo sviluppo della vegetazione per l’elevata porosità, che favorisce sia la  ritenzione di umidità che la penetrazione meccanica delle radici. Negli ultimi anni si sono più  volte verificate cadute di materiali dall’alto con rischi per auto e pedoni.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI – LINK ALLA FONTE UFFICIALE
http://artbonus.comune.perugia.it/

COME POSSO DONARE – LINK ALLA FONTE UFFICIALE
http://artbonus.comune.perugia.it/Bene/come